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Storia Giannutri

Storia Giannutri

Storia dell’Isola di Giannutri: dalla tracce preistoriche a Gualtiero Adami passando dai fasti romani dei Domizi Enobarbi e la loro splendida villa.

L'isola di Giannutri fu certamente abitata già nella preistoria (come testimoniano i numerosi ritrovamenti di armi e utensili) e fu frequentata da Etruschi e Romani. Giacciono ancora sui fondali di questo tratto di mare alcuni relitti di navi mercantili, che testimoni di antichi traffici marittimi si inabissarono in tempi remoti.
La famiglia imperiale romana dei Domizi Enobarbi ha anche lasciato in eredità all'isola, i resti di un antico porto a Cala dello Spalmatoio e una bellissima villa costruita in località Cala Maestra nella prima metà del II secolo d.C. La villa copriva una superficie di circa 5 ettari di terreno e aveva un'enorme terrazza accessibile direttamente dal mare tramite una scalinata. Dagli scavi effettuati sono venuti alla luce resti di pavimenti decorati con marmi di delicata fattura e uno splendido mosaico del mito del labirinto.
Terminati i fasti di epoca romana, Giannutri rimase disabitata per un lunghissimo periodo. Agli inizi dell'Ottocento venne costruito dai francesi il Forte della Scoperta nella parte centrale dell'Isola tra Cala Spalmatoio e Cala Maestra di cui oggi restano pochissime tracce. Nel 1861 venne costruito il faro di Capel Rosso.

Giannutri ebbe anche il suo “Robinson Crusoe”, ovvero Gualtiero Adami un capitano garibaldino che approdò sull'isola nel 1882 e vi rimase fino alla fine dei suoi giorni. L'Adami tuttavia non restò sempre solo, nel 1889 lo raggiuse Marietta Moschini. I due vissero una storia d'amore fuori dalle regole del tempo, immersi nella natura selvaggia di Giannutri. Gualtiero Adami morì nel 1922 a 84 anni, Marietta restò sola sull'isola per altri cinque anni fin quando morì nel 1927.

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