Storia di Castiglioncello: dagli etruschi ai pittori macchiaioli.
Situato
ai margini estremi dell'impero etrusco, ebbe origine approssimativamente
tra la fine del IV e l'inizio del III secolo a.C. con il ruolo
di avamposto pisano a guardia della Via Aurelia e della costa
limitrofa. Gli scavi archeologici effettuati nel XVIII secolo
hanno portato alla luce una grande necropoli (oltre trecentocinquanta
tombe) che testimonia oltre agli stretti rapporti avuti con
la vicina Volterra, anche la grande prosperità di Castiglioncello tra il III ed il II secolo a.C. A partire dal I secolo a.C.
tuttavia il paese decadde velocemente, le ragioni sono da attribuire
probabilmente alla costruzione della Via Aemilia Scauri che,
con il suo percorso interno, lo tagliava fuori dai grandi traffici.
Dall'età romana il luogo divenne sede di villeggiatura,
come dimostrano i ritrovamenti di ampie e lussuose ville dell'epoca.
Nel primo Medioevo i Conti pisani Del Porto vi edificarono un
castello al quale attribuirono il nome di Castiglione Mondiglio,
nome medievale dell’attuale Castiglioncello. Verso il XV° secolo la potente famiglia dei Medici vi
costruì una torre di avvistamento facente parte del
progetto di fortificazioni poste a protezione del litorale
contro le numerose scorrerie dei pirati Saraceni.
Tuttavia la fortuna turistica del luogo iniziò nella
seconda metà dell'800, quando il critico d’arte
e mecenate Diego Martelli, costruì una propria dimora,
oggi Castello Pasquini, dove ospitò in maniera continuativa
il famoso gruppo dei pittori Macchiaioli, tra i quali: Abbati,
Fattori, Sernesi, Borrani, Cabianca ecc. che dettero vita
alla “Scuola di Castiglioncello".
Il Castello Pasquini è divenuto negli ultimi anni
punto di riferimento a livello nazionale per importanti convegni
sui temi dell'infanzia e del disarmo, oltre che sede
del tradizionale Festival della Danza e del Premio Letterario
Castiglioncello Costa degli Etruschi.