Home
ansedonia
Antica città Romana di Cosa

Antica città Romana di Cosa

Cosa: area archeologica con i resti dell'antica colonia romana di Cosa, le mura ciclopiche, il museo, il foro e l'acropoli.

La colonia romana di Cosa si trova sulla sommità del promontorio di Ansedonia (114 metri s.l.m.) e fu fondata dai romani nel 273 a.C. immediatamente dopo la vittoria dell'impero sugli alleati di Vulci e Volsinii. Il nome di Cosa deriva da Cusia o Cusi, un più antico aglomerato etrusco che sorgeva però più in basso probabilmente dove oggi si trova Orbetello.
Tutto l'abitato era circondato da poderose mura che avevano un'estensione di circa 1,5 km, con tre porte di accesso e 17 torri di cui una circolare. Oggi per lunghi tratti le mura sono state liberate dalla vegetazione cresciuta per secoli, e quindi risultano perfettamente visibili i grandi blocchi di costruzione.
Entreremo nell'area archeologica attraverso la porta Fiorentina (nord-ovest) e percorreremo un sentiero sterrato che originariamente attraversava i quartieri abitativi; noterete che dal terreno affiorano molte piccole volte, sono i resti delle cisterne che si trovavano sotto le case.

Seguendo il sentiero arriveremo alla casa di Quintus Fluvius, sopra le cui fondamenta è stato costruito il museo rispettando la pianta originaria dell'edificio. Nel museo troverete i reperti rinvenuti durante gli scavi, numerose decorazioni dei templi, oggetti di uso quotidiano in metallo, avorio, vetro, anfore e reperti provenienti dal porto di sub-cosa.
Subito dopo il museo, continuando a salire, troveremo la casa dello scheletro che prende questo nome dalla scheletro che fu trovato nella cisterna. Era la casa di una persona agiata, il porticato è stato ricostruito e ricoperto, sono visibili gli ambienti del piano terra, parte della pavimentazione in mosaico e tracce di pitture.
Risalendo ancora il colle giungeremo alle terme ancora parzialmente scavate, di cui è visibile una grande cisterna ed i resti di quattro pilastri che sostenevano la copertura; si vede ancora l'intonaco che impermeabilizzava le pareti.

Giungeremo adesso al Foro, ma prima di entrare proseguiamo per qualche decina di metri, fino ad arrivare alla porta nord-est (la meglio conservata) dove si vedono ancora i solchi in cui scorrevano le saracinesche di chiusura. Dopo un rapido sguardo torniamo indietro e attraverso quello che era un arco a 3 fornici del 170 a.C. (oggi rimane solo il basamento e porzioni delle volte laterali) accederemo al Foro. Quest'area era una piazza lunga novanta metri e larga trenta. Appena superato l'ingresso, si vedono a destra e sinistra i resti degli Atria (edifici con funzioni commerciali), proseguendo, sulla sinistra ci sono i resti della basilica che contava ben sedici colonne; subito dopo troviamo il complesso Curia-Comitium con la gradinata circolare, ed accanto i resti (basamento) di un tempio dedicato alla dea Concordia. In fondo, alla conclusione del lato sinistro della piazza, si trovava il carcere. Sulla destra del carcere (lungo uno dei lati corti della piazza) troviamo i resti di due edifici adibiti ad Atria. Lungo il lato occidentale del foro (quello che vediamo a destra entrando dall'arco anzidetto), c'erano quattro atria ed il mercato del pesce (Forum Piscarium) di cui però oggi riusciamo solo a scorgere i punti in cui si trovavano le vasche del pesce. Nella zona del Foro, recenti scavi hanno portato alla luce anche una villa detta Casa di Diana.

Tramite la via sacra (tutt'oggi percorribile) dal Foro ci sposteremo sul punto più alto della città sede dell'acropoli (Arx), il centro di culto. Da questo punto la bellezza del panorama vi toglierà il fiato; i resti dell'edificio più grande corrispondono al Capitolium, tempio dedicato alla triade capitolina Giove - Giunone - Minerva, costruito tra il 170 ed il 150 a.C. sopra le fondamenta di un tempio più antico. Sempre nell'acropoli si trovano i resti di un tempio più piccolo per il culto della divinità femminile Mater Matuta. Nel VI sec. d. C. quest'area venne radicalmente ristrutturata per accogliere una guarnigione militare.

Terminata la visita alla città, potrete scendere ai piedi del piccolo promontorio (circa 4 km) e visitare i resti del Portus Cosanus, della Tagliata e lo Spacco della regina.

Dove si trova la Città di Cosa:

Per informazioni sulla città di Cosa:

Scavi e museo: tel. 0564 881421

Accoglienza a Orbetello:

Accoglienza ad Ansedonia:

Ti potrebbe interessare