Storia di Marina di Grosseto: dalla costruzione del Forte S. Rocco al termine della bonifica.
La
storia di Marina di Grosseto inizia nel 1792, anno in cui, sotto
Ferdinando III, fu ultimata la costruzione del Forte S. Rocco
avviata cinque anni prima (come testimonia la lapide posta sopra
l'arco di ingresso al cortile) da Leopoldo II di Lorena.
Il forte, che originariamente fu eretto a pochi metri dal mare,
lo troviamo oggi circa 400 metri più all'interno, proprio
all'entrata di Marina di Grosseto, sul lato destro del canale
di S. Rocco. La costruzione faceva parte del complesso delle opere poste
a difesa della costa, ed aveva inoltre la funzione di controllare
le merci e le persone sbarcate al fine di prevenire la diffusione
di malattie epidemiche. Per tutto l'800 i militari che presiedevano
il forte furono gli unici abitanti di San Rocco (l'attuale Marina
di Grosseto). Il canale precedentemente citato fu creato nel
1840 con la bonifica leopoldina.
Il suo compito era quello di
convogliare al mare le acque del fiume Ombrone dopo che queste
evevano depositato i materiali solidi nei bacini di colmata.
Il territorio è nominato anche in un decreto del 1872
del ministero delle finanze che segnala la presenza di un limite
doganale. A riguardo troviamo presso il forte due colonne in ghisa riportanti la dicitura "limite doganale 1842".
A partire dalla fine della prima guerra mondiale, qualche famiglia grossetana cambiò l'abitudine di trascorrere il periodo estivo sulle colline (estatatura), e costruì le prime modeste abitazioni nella località balneare di San Rocco. Per vedere lo sviluppo vero e proprio tuttavia, si dovrà attendere fino agli anni '50, anni in cui terminò la bonifica integrale e l'opera della riforma fondiaria da parte dell'Ente Maremma. La spiaggia di Marina di Grosseto, la pineta e l'incontaminata vegetazione mediterranea hanno poi fatto in modo che questo territorio divenisse un rinomato centro balneare. Nel periodo estivo gli abitanti di Firenze, Siena, Arezzo e Roma si riversano in massa a Marina divenuta oramai una cittadina vera e propria.