Reperto etrusco con iscrizione in lingua etrusca di circa 70 parole.
Nel territorio di Magliano sono venute alla luce numerose necropoli etrusche i cui reperti sono esposti nel Museo Etrusco di Magliano (Centro di Documentazione Archeologica). Nel 1883 in una di queste tombe ipogee, fu trovato il famoso Piombo di Magliano (o disco di Magliano) un reperto etrusco risalente al V secolo a. C. di grande valore, poiché determinante nella comprensione della lingua etrusca. Si tratta di una lamina in piombo rotondeggiante del diametro di 8 cm, la cui forma ricorda vagamente un cuore. Sulle due facce è inciso (con andamento a spirale) un testo etrusco che contiene circa settanta parole. Tra i pochissimi testi in lingua etrusca, ad oggi ritrovati, questo di Magliano è uno dei più lunghi. Dall'interpretazione del testo, sembra indicare una sorta di preghiera a suffragio di un defunto, con norme religiose e rituali da compiersi in offerta ad alcune divinità. Oggi il Piombo di Magliano è esposto nel museo archeologico di Firenze.