Cosa vedere a Scansano: il centro storico, il museo archeologico e della vite e del vino, l’insediamento etrusco di Ghiaccio Forte, le cantine locali.
Il centro storico di Scansano si può esplorare a piedi con una tranquilla e piacevole passeggiata. Dalla piazza Garibaldi, attraverso la porta cinquecentesca, si accede al centro storico, qui troveremo numerosi edifici di epoca medioevale: il Palazzo Vaccarecci, l'antico Ospedale dei pellegrini e la chiesa di San Giovanni Battista (costruita sopra i resti di un oratorio trecentesco) che espone la celebre Madonna dell'Uccellino attribuita alla bottega di Andrea Della Robbia, trafugata nel 1971 e recuperata dai carabinieri nel 2019. In piazza del Pretorio troviamo il quattrocentesco Palazzo Pretorio: tra il XVIII e il XIX divenne la sede degli uffici pubblici grossetani, che nel periodo estivo si trasferivano a Scansano alla ricerca di un clima più salubre, questo fenomeno di migrazione stagionale prese il nome di estatatura. Oggi il Palazzo Pretorio è sede del museo archeologico e della vite e del vino.
La cinta muraria originale è per buona parte incorporata nelle pareti esterne degli edifici ma ancora riconoscibile, alcuni tratti si possono percorrere a piedi ammirando un bel panorama sulla campagna circostante. Sempre nel centro di Scansano troviamo il teatro Castagnoli, recentemente restaurato, è un vero gioiellino.
Non dimenticate che siete nella patria del Morellino di Scansano, di conseguenza da non perdere una degustazione in enoteca, nei ristoranti o anche nelle cantine.
A circa 12 km da Scansano troviamo l'insediamento etrusco di Ghiaccio Forte fondato nel IV secolo a.C. Lo inseriamo tra le cose da vedere poichè è luogo molto suggestivo da cui si ammira anche uno splendido panorama sulla Valle del fiume Albegna. Il sito è molto interessante perché dopo essere stato distrutto dai Romani (intorno al 280 a.C.) non è mai più stato abitato, con il risultato che le tracce di architettura e urbanistica etrusca non hanno subito modifiche dal tempo della loro distruzione e rappresentano un elemento prezioso per lo studio della civiltà etrusca.
Al primo impatto i pochi resti visibili del sito potrebbero deludere le aspettative, tuttavia considerate che stiamo parlando di una città distrutta da oltre 23 secoli... La sua cinta muraria (oggi visibile in pochi tratti) era spessa 4 metri, lunga circa un chilometro, difendeva il nucleo abitato e un tempio molto frequentato dalla popolazione locale. Infatti sono stati rinvenuti molti bronzetti ed ex-voto (splendidamente conservati) rappresentanti parti anatomiche del corpo umano, che venivano depositati presso il luogo di culto al fine di ottenere guarigioni o come forma di ringraziamento a guarigione avvenuta. Potrete ammirare i suddetti reperti presso il museo archeologico di Scansano.
La città si sviluppava su due colline (interamente cinte dalle mura) aveva tre porte di accesso, ancora oggi riconoscibili, e c'erano strade lastricate di ciottoli e pietrisco. Una collina ospitava l'area di culto, l'altra un'area adibita a zona metallurgica, e nella parte centrale si trovava l'abitato. Durante gli scavi sono stati rinvenuti oltre al vasellame, armi, finimenti equini, attrezzi di carpenteria, un forno, delle vasche e anfore per la conservazione di acqua, vino, e olio.
Tra gli altri luoghi da visitare nelle immediate vicinanze di Scansano ricordiamo: il borgo di Pereta, il Castello di Montorgiali di cui si hanno notizie a partire dal XII secolo; il Castello di Montepò risalente alla prima metà del XIV secolo distante circa 7 km da Scansano; il Convento del Petreto citato per la prima volta nel 1274, pare che abbia ospitato nel 1422 San Bernardino da Siena.