Storia di Sorano: dai primi insediamenti villanoviani ed etruschi fino al plebiscito del 1860 passando per gli Aldobrandesci, gli Orsini, i Medici ed i Lorena.
I primi insediamenti umani in questo centro si perdono nella notte dei tempi, con tutta probabilità fu abitato già in epoca villanoviana, tracce importanti le troviamo nell'insediamento rupestre di Vitozza ed in quello di San Rocco, tuttavia le notizie sono troppo scarse per trarre delle conclusioni precise.
Certa è invece la presenza degli etruschi come testimoniano le numerose aree con tombe a camera, i colombari, le misteriose ed affascinanti vie cave. Della fase romana, successiva a quella etrusca non si hanno molte tracce ma il nome "Soranus" sembra testimoniarne la romanità.
La storia scritta di Sorano inizia il 9 ottobre dell'anno 862, quando venne costituita dall'imperatore Ludovico II la Contea Aldobrandesca, successivamente lo ritroviamo in documento dell'anno 1172, quando il castello compariva come una proprietà della famiglia Di Bartolomeo, sempre sotto il potere degli Aldobrandeschi. Le sorti del paese seguirono quelle di questa potente famiglia, fino al 1312, quando si estinse, dopo ben 450 anni di dominio feudale trascorsi tra battaglie e lotte di supremazia. Nel 1312 infatti, morì l'unica figlia di Ildebrandino, ovvero la contessa Margherita, che andata in sposa a Guido di Montfort conte di Leicester, aveva dato alla luce la sola Anastasia sposata il 25 Ottobre del 1293 con Romano Orsini a cui portò in dote l'antico feudo. Nel XIII secolo quindi la fortificazione, insieme a tutta la contea, passò sotto il dominio della famiglia Orsini. La rocca di Sorano divenne il vero e proprio baluardo difensivo di questa famiglia, capace di respingere più volte gli attacchi della repubblica di Siena che trovava qui un passaggio obbligato per aprirsi una via verso il mare (Talamone).
Nell'anno 1417, tuttavia pur non avendo conosciuto l'onta delle sconfitta, la contea di Sorano e Pitigliano insieme al feudo limitrofo di Castell'Ottieri fu costretta a firmare un trattato dove dichiarava di sottomettersi alla indiretta sovranità dello stato senese. Tale patto decadde nel 1555 con la caduta della repubblica di Siena e Niccolò Orsini riaffermò la sua potestà sulla contea. Quest'ultimo fece rinforzare la rocca che divenne una grandiosa fortezza (oggi conosciuta come Fortezza Orsini) in grado di resistere a numerosi attacchi anche da parte di eserciti stranieri.
L'importanza di Sorano in questo periodo fu tale che venne definita "lo zolfanello delle guerre in Italia".
Nel 1604 cessò il dominio degli Orsini ed il paese passò sotto la giurisdizione dei Medici fino al 1737 quando subentrarono i principi di Lorena e Sorano conobbe il suo periodo migliore, infatti vi fu un notevole incremento demografico e un miglioramento della situazione economica generale. Da qui Sorano seguì le sorti del Granducato di Toscana fino all'annessione al regno d'Italia con il plebiscito del 1860.