Torri di Ansedonia: le tre torri di Ansedonia sono la Torre di San Pancrazio, la Torre di San Biagio e la Torre della Tagliata conosciuta anche come Torre Puccini
La Torre della Tagliata è detta anche Torre Puccini, poiché il compositore Giacomo Puccini vi soggiornò dal 1919 al 1922 e qui pare che compose parte della celebre opera lirica Turandot. A proposito della Turandot, ci piace ricordare un curioso aneddoto: il 25 aprile 1926 durante la prima rappresentazione, il Direttore Toscanini, una volta giunti a metà del terzo atto, interruppe lo spettacolo e si rivolse al pubblico, dicendo: "Qui termina la rappresentazione perché a questo punto il Maestro è morto." Effettivamente la Turandot fu lasciata incompiuta dal Maestro Puccini (che si spense il 29 novembre del 1924) e venne completata tra il 1925 ed il 1926 dal compositore Franco Alfano. Il 26 aprile del 1926, sempre sotto la direzione di Arturo Toscanini, l'opera fu rappresentata nella sua integrità, includendo anche la parte di Franco Alfano.
La Torre si trova proprio sulla spiaggia, è rivolta verso il mare, e fu costruita nel XV secolo a difesa dello Stato dei Presidi sui resti di una villa di età imperiale (nel cortile e sulla destra della torre sono ancore visibili altri resti della villa romana). Oggi è un edificio di proprietà del Genio Civile e si notano i numerosi interventi effettuati nei secoli successivi.
La Torre di San Biagio (conosciuta anche come Torre di San Pancrazio Vecchio) è probabilmente di epoca medievale, costruita dai Senesi e successivamente restaurata e potenziata dagli Spagnoli quando, nel periodo dello Stato dei Presidi, faceva parte del sistema difensivo costiero. Oggi della torre rimane il basamento "a scarpa", da cui possiamo dedurre che in origine doveva essere tra le torri più alte della costa Maremmana. Oggi è di popriretà privata e dobbiamo accontentarci di ammirarla dall'esterno.
La Torre di San Biagio (conosciuta anche come Torre di San Pancrazio Vecchio) è probabilmente di epoca medievale, costruita dai Senesi e successivamente restaurata e potenziata dagli Spagnoli quando, nel periodo dello Stato dei Presidi, faceva parte del sistema difensivo costiero. Oggi della torre rimane il basamento "a scarpa", da cui possiamo dedurre che in origine doveva essere tra le torri più alte della costa Maremmana. Oggi è di popriretà privata e dobbiamo accontentarci di ammirarla dall'esterno.