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cosa vedere a Pitigliano

Pitigliano Cosa Vedere

Cosa vedere a Pitigliano: il borgo con il maestoso acquedotto, la sinagoga, il quartiere ebraico, il Palazzo Orsini, Vie Cave, parco Orsini, le necropoli ed i dintorni.

Passeggiata nel borgo di Pitigliano

Pitigliano si svela agli occhi del turista in tutto il suo fascino, mostrando lo splendido acquedotto mediceo, costruito tra il 1636 ed il 1639 e formato da quindici archi di cui due enormi e tredici più piccoli. Tramite l'antica porta che si trova in piazza Petruccioli entriamo nel centro storico. La serie infinita di vicoli, stradine, piccole scalinate ed affacci che si aprono a strapiombo sulla rupe sottostante, ne fanno un luogo unico ed incantevole. Dalla piazza Petruccioli, costeggiando l'acquedotto verso sinistra, si raggiunge l'ingresso del Palazzo Orsini, originariamente appartenente ai Conti Aldobrandeschi e passato nel 1313 alla famiglia Orsini. Questo palazzo – fortezza aveva lo scopo di difendere l'unico lato del borgo collegato al piano, nei restanti tre lati infatti Pitigliano è protetta dai ripidi strapiombi che danno sulla vallata. Il Palazzo Orsini venne praticamente stravolto durante la ristrutturazione del XVI secolo ad opera di Antonio da Sangallo il Giovane. Al suo interno oggi troviamo il Museo Archeologico, il Museo di Palazzo Orsini, l'Archivio diocesano e la Biblioteca. Interessante è anche il cortile con il pozzo monumentale di forma esagonale decorato con bassorilievi raffiguranti stemmi degli Orsini.

Poco più avanti, sulla sinistra, troviamo la Fontana delle Sette Cannelle del 1545, le cannelle da cui sgorga l’acqua oggi sono cinque e sono decorate con figure animali di epoche e stili differenti. Lasciandoci alla spalle la fontana ci dirigiamo sul lato opposto dove oltre ad ammirare un notevole scorcio panoramico troveremo il monumento di bronzo in omaggio “Al Villano” realizzato da Mario Vinci.  

Il 25 aprile 2016 è stata inaugurata la passerella panoramica che collega Via Santa Chiara con Piazza della Repubblica, è un percorso turistico di circa 400 metri, che costeggia il masso tufaceo e consente di ammirare il panorama sulle vallate sottostanti.

Da Piazza della Repubblica percorriamo via Roma fino ad arrivare in piazza Gregorio VII dove troveremo la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo ed un monumento dedicato agli Orsini. La nostra visita a Pitigliano continua spostandoci in via Generale Orsini dove raggiungeremo la chiesa di Santa Maria e San Rocco in stile romanico di origini duecentesche (probabilmente la più antica di Pitigliano) piccola ed affascinante, il suo interno è decisamente suggestivo. Raggiungiamo quindi via Zuccarelli dove inizia il Ghetto Ebraico ampiamente descritto di seguito.

Subito fuori dalle mura ricordiamo: le Vie Cave, il Museo Archeologico all’Aperto Alberto Manzi, il Santuario della Madonna delle Grazie con panorama mozzafiato, il Parco Orsini ed infine sulla strada che conduce a Manciano, il cimitero ebraico costruito nel XVI secolo.

Sinagoga e Quartiere Ebraico

L'insediamento della comunità ebraica nel paese di Pitigliano avvenne probabilmente nel XVI° sec. sotto la protezione dei conti Orsini. Con il successivo passaggio della contea al Granducato di Toscana di Cosimo II dei Medici (1608), la situazione mutò radicalmente ed iniziarono gli anni difficili con la chiusura nel ghetto, la discriminazione e l'emarginazione che perdurarono fino al 1765. La Sinagoga, ubicata nel Vicolo Manin, fondata nel 1598, ha subito alcuni interventi dopo la metà del '700 con la sovrapposizione di stucchi in rococò e solo dopo l'ultima ristrutturazione avvenuta nel 1995 ha riscoperto l'antica espressione classica. Al suo interno si può visitare l'arredo sacro con l'Aron sulla parete di fondo e al centro la Tevà. Inoltre numerosi lampadari pendono dal soffitto ornato con scritte bibliche o epigrafi di speciali eventi. Nella parte superiore, dietro una balaustra intarsiata in legno, si trova il matroneo riservato alle donne, mentre nella parte inferiore si trova il locale per il bagno rituale e, scavati nella roccia, la macelleria Kasher, il forno delle azzime, la cantina Kasher e la tintoria. Per visitare la Sinagoga vi consigliamo di contattare il Comune di Pitigliano, tel. 0564 616322 per orari ed informazioni.

Vie Cave di Pitigliano

Vie Cave
Le Vie Cave sono colossali e misteriosi percorsi etruschi scavati nella roccia tufacea fino a venticinque metri sotto il livello del terreno. Sono opere uniche al mondo ed incredibilmente affascinanti. Dettagli sulle Vie Cave.

Torciata di San Giuseppe

Torciata di San Giuseppe, Foto cortesemente concessa da: Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica Pitigliano

Si tratta di un rito antichissimo che si ripete ogni anno nella notte del 19 marzo. Circa quaranta uomini incappucciati con un saio risalgono in paese dalla vallata sottostante, illuminando la notte col fuoco delle torce che portano sulle spalle. Arrivati nella piazza del Comune, accendono l'Invernacciu (un grande pupazzo di canne simboleggiante l'inverno che muore) che in pochi secondi si trasforma in un enorme falò. Alla fine si raccolgono le ceneri in segno di buon auspicio.

Museo Archeologico all’Aperto Alberto Manzi

Museo Archeologico all'Aperto Alberto Manzi

Il museo all’aperto è stato inaugurato il 3 luglio 2004 e porta il nome di Alberto Manzi celebre maestro di “Non è mai troppo tardi” (programma televisivo che negli anni ‘60 ha contribuito all’alfabetizzazione dell’Italia) sindaco di Pitigliano dal 1995 al 1997 periodo nel quale venne ideato il progetto di questo particolare museo.
Il percorso è decisamente suggestivo, si sviluppa per gran parte all’ombra di una rigogliosa vegetazione, è importante indossare scarpe comode ed è indicato anche ai bambini. Il museo è suddiviso nella “città dei vivi” e nella “città dei morti”. Nella prima troverete due modelli di abitazione in scala reale, ovvero una capanna dell'età del Bronzo finale (XII-XI secolo a.C.) ed un'abitazione etrusca dell'età arcaica (VII-VI secolo a.C.). Dopodiché si prosegue nella vegetazione all'interno della Via Cava del Gradone (antico percorso etrusco scavato nella roccia tufacea) che conduce alla “città dei morti” dove inizialmente si incontrerà la Necropoli del Gradone immersa in un bosco rigoglioso. Le sepolture di questa necropoli risalgono al VII e VI secolo a.C. si tratta prevalentemente di tombe a camera con fossa rettangolare e banchine laterali. Una caratteristica di queste tombe è la diffusa presenza di una sorta di cuscino scolpito nella roccia. È possibile visitare anche una tomba dimostrativa in cui è stata allestita la sepoltura di una coppia di sposi etruschi con il loro corredo funerario. Proseguendo la discesa, superato il ponticello sul torrente Meleta, si arriva alla necropoli di San Giovanni con tombe risalenti al periodo dal VI al III secolo a.C. Giunti al termine del percorso si ritorna indietro percorrendo il sentiero a ritroso.
Per informazioni tel. +39 389 5933592, email: museo@comune.pitigliano.gr.it  

Il Parco Orsini

Parco realizzato dai Conti Orsini verso il 1500 circa, situato subito fuori il centro abitato. Vi troverete sculture rupestri, antiche sedute in pietra, i ruderi della chiesa di San Francesco (distrutta da un incendio nel 1911) ed il convento che oggi è un'abitazione privata. Nella parte più alta, una seduta semicircolare in tufo a strapiombo vi permette di ammirare un panorama meraviglioso. Concludiamo con una curiosità: il Parco Orsini è anche conosciuto col nome di Poggio Strozzoni, poiché fu luogo del delitto del Conte Orso Orsini, che strangolò la moglie sospettata di infedeltà.

Tempietto Paleocristiano

Si trova sulla strada che da Pitigliano porta a Sovana. È un tempietto scavato nella roccia al cui interno troviamo 3 nicchie ed iscrizioni relative alla pasqua del 397 d.C. Il soffitto è a volta e nel punto più alto misura circa 2 metri. Con tutta probabilità fu ricavato da una preesistente tomba etrusca.

Necropoli di Poggio Buco

Distante circa 9 km da Pitigliano, sulla strada provinciale 74 (in direzione Manciano) dopo aver attraversato il ponte sul fiume Fiora, si gira a sinistra sulla strada sterrata, al primo bivio prendete la strada a sinistra, dopo circa 2 km percorsi risalendo Fosso Bavoso troverete un altro bivio caratterizzato da un albero nel mezzo della strada da qui si procede a piedi e noterete subito le prime tombe della suggestiva necropoli di Poggio Buco.
Le tombe tutte visitabili, sono ormai state spogliate di tutti gli oggetti che contenevano, inoltre nel corso dei secoli sono state riutilizzate dai proprietari dei poderi come rimessaggi, cantine e stalle. Il luogo mantiene in ogni caso un'atmosfera misteriosa che vi affascinerà facendo viaggiare nel tempo la vostra fantasia.
L'antico insediamento abitato etrusco si trovava invece sull'adiacente pianoro Le Sparne che più volte è stato associato alla perduta città etrusca di Statonia (citata da Strabone, Vitruvio, Seneca e Plinio il Vecchio) la cui localizzazione tuttavia è acora oggi oggetto di dibattiti. 

Poggio Rota

Antichissimo complesso di megaliti per l'osservazione della volta celeste, una piccola Stonehege italiana, distante circa 10 km da Pitigliano andando in direzione Manciano.

Necropoli Etrusca di Sovana

Necropoli Etrusca di Sovana

A soli 7 km da Pitigliano troverete le magnifiche Necropoli Etrusche di Sovana.

Accoglienza a Pitigliano:

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