Tagliata Etrusca e Spacco della Regina: opere di ingegneria romana.
La Tagliata Etrusca sorge ai piedi del versante sud-est del colle di Ansedonia, dove in antichità si trovava il porto della città di Cosa, un modesto scalo marittimo, di cui sono ancora visibili (oltre alla suddetta Tagliata) i resti semisommersi dal mare di moli e frangiflutti. Ma torniamo alla Tagliata Etrusca e diciamo subito che nel nome si nasconde un errore, si tratta infatti di una magnifica opera di ingegneria idraulica romana… e non etrusca! Venne realizzata per ottimizzare il flusso ed il riflusso delle acque dal porto, in modo da evitarne l'insabbiamento. Dopo averla ammirata dal basso, una scalinata vi permette di salire sul fianco del promontorio rivolto al mare, ed osservare gli incassi delle paratie con cui si apriva e chiudeva il canale. Ancora oggi, in condizioni di mare agitato, potrete osservare chiaramente la dinamica del movimento delle acque nella Tagliata.
Vicino alla Tagliata si trova lo Spacco della Regina: una fenditura naturale della roccia, che in tempi remoti svolgeva le funzione della Tagliata, poi una frana la rese inagibile e venne probabilmente riutilizzata per celebrare riti religiosi. L'ingresso è stretto e buio, sarebbe utile avere una torcia, tuttavia superati i primissimi metri, la luce che penetra (in modo molto suggestivo) dalla fenditura in alto, è sufficiente a fornire un'illuminazione apprezzabile. Nello spacco della Regina troviamo tre ambienti intervallati da tre stretti cunicoli. Sono ancora perfettamente visibili gli antichi colpi di scalpello che hanno modellato questi ambienti. Il silenzio profondo, la luce che penetra tra la vegetazione in alto e le strette pareti di roccia, creano una suggestione fuori dal comune; una volta che vi troverete all'interno, potrete facilmente comprendere come questo luogo abbia dato origine a numerose leggende.