Cosa vedere a Massa Marittima: itinerari turistici di Massa Marittima e dintorni, il centro storico, la Fonte dell’Abbondanza, il Lago dell’Accesa, i musei, i parchi ed i numerosi piccoli borghi nelle vicinanze.
Iniziamo la nostra passeggiata nel centro di Massa Marittima partendo da Piazza Garibaldi. L'edificio che domina la piazza è la cattedrale di San Cerbone, realizzata tra i secoli XI e XIII sopra una chiesa già esistente. Ammirando la cattedrale si notano subito due stili differenti: la parte inferiore, il loggiato ed il coronamento a timpano sono di stile romanico pisano, mentre la quadrifora ogivale e le tre guglie sono di stile senese. Sulla facciata dell'accesso principale sono scolpiti in bassorilievo cinque episodi della vita di San Cerbone. Al suo interno tra i vari capolavori segnaliamo la splendida Arca di San Cerbone di Goro di Gregorio del 1324, il fonte battesimale di Giroldo da Como del 1297, la Madonna col bambino del 1316 (circa) attribuita a Duccio di Boninsegna.
Accanto alla cattedrale si trova il palazzo del podestà del 1225 (sede del museo archeologico) sulla cui facciata sono murati numerosi stemmi gentilizi delle cariche che hanno governato la città.
Più a sinistra troviamo la palazzina dei Conti Biserno con finestre rinascimentali, il palazzo comunale del XIV secolo, ed alle loro spalle l'antica zecca del XIII secolo, dove nel 1317 si coniava il grosso massetano.
Sul corso principale si trova il Palazzo Albizzeschi in cui nel 1380 nacque San Bernardino.
Spostandoci in Piazza Mazzini arriviamo al Palazzo dell'Abbondanza con la Fonte dell'Abbondanza ed il suo celebre affresco.
Ci spostiamo poi fino a superare la splendida porta alle Silici, dove troveremo la torre del candeliere del 1228 detta anche torre dell'orologio. Questa torre venne distrutta dai senesi durante la presa della città nel 1335, e poi ricostruita sensibilmente più bassa. Venne inoltre aggiunto un arco (opera di alta ingegneria del tempo) che la collega al cassero con lo scopo di controllare i ribelli. L'orologio fu aggiunto nel 1443 ma quello attuale è del 1610. La torre del candeliere è visitabile (per info tel. 0566 902289), si può anche passare sull'arco e su parte della mura, per arrivare sulla cima della torre si deve percorrere una rampa di scale molto ripida ma il panorama che potrete ammirare è meraviglioso!
Poco oltre troviamo il palazzetto delle armi del 1443 sede del museo di arte e storia delle miniere. Infine percorrendo corso Diaz arriviamo al complesso museale di San Pietro all'Orto con la chiesa di S. Agostino, la chiesa sconsacrata di San Pietro all'orto ed il complesso conventuale che ospita il museo di arte sacra e la collezione di arte contemporanea; tra le opere esposte, la splendida Maestà dipinta nel 1335 da Ambrogio Lorenzetti.
Antica fonte di Massa Marittima sulla cui parete, nel 1999, è stato riportato alla luce l'affresco dell'albero della fecondità con venticinque falli maschili.
Dettagli su Fonte dell'Abbondanza ed Albero della Fecondità.
Splendida ed interessante area sia per quanto concerne l'aspetto archeologico che quello naturalistico. L'insediamento etrusco sembra risalire al IX sec. a. c. sono stati scavati quartieri abitativi e necropoli.
Dettagli su: lago dell'Accesa.
Il museo archeologico di Massa Marittima si trova in Piazza Garibaldi nel palazzo del Podestà. Pezzo pregiato del museo è la stele antropomorfa del terzo millennio a.C. rinvenuta nella zona di Vado all'Arancio negli anni cinquanta. Nel museo inoltre troverete la ricostruzione di grotte del paleolitico, dell'eneolitico, i reperti provenienti dall'area etrusca del lago dell'Accesa e dalle necropoli circostanti. Concludiamo ricordando che nell'area di Massa Marittima, con precisione a Poggio Castiglione in località Cura Nuova, nel 1783 fu rinvenuto l'Eracle Callinico, una pregevole scultura bronzea etrusca di 27 cm risalente al III secolo a.C. Oggi nel museo archeologico c'è il calco del bronzetto, mentre l'originale è esposto nel museo archeologico di Firenze. Per informazioni: tel. 0566 902289 e-mail: musei@comune.massamarittima.gr.it
Questo capolavoro di Ambrogio Lorenzetti (uno dei più grandi pittori del Trecento italiano) è esposto tra le opere della collezione permanente nel Complesso Museale di San Pietro all’Orto di Massa Marittima. Si tratta di un dipinto a tempera e oro su tavola di notevoli dimensioni (161 X 209 cm) dipinta tra il 1335 ed il 1337. Nel corso del XVII secolo l’opera era andata perduta e solo nel 1867 fu ritrovata nella soffitta del Convento di Sant’Agostino divisa in cinque parti utilizzate in un deposito di carbone. Nello stesso museo sono presenti anche i misteriosi Rilievi Neri provenienti da un'antichissima chiesa massetana.
Accompagnati da una guida, entrerete in un'antica cava di travertino composta da tre gallerie su un percorso di 700 metri. Visiterete la riproduzione degli ambienti interni delle miniere con gli attrezzi ed i macchinari utilizzati fino a pochi anni fa. Un percorso veramente suggestivo. Durante la seconda guerra mondiale, queste gallerie furono utilizzate come rifugio antiaereo. La visita non presenta difficoltà è quindi adatta a persone di ogni età.
Per info: tel. 0566 902289 e-mail: musei@comune.massamarittima.gr.it
Il comune di Massa Marittima nel 1990 ha acquistato un antico frantoio risalente al 1700 (ed in attività fino alla metà del '900) con le strutture in legno ottimamente conservate. oggi questo frantoio è aperto al pubblico e permette di entrare a diretto contatto della realtà contadina del territorio.
Per info: tel. 0566 902289 e-mail: musei@comune.massamarittima.gr.it
Parco naturale caratterizzato da numerosi fenomeni geotermici.
Dettagli su Parco Naturalistico delle Biancane.
Parco multi tematico facente parte dei geoparchi riconosciuti dall'Unesco. A Massa Marittima si trova una delle porte di accesso. Nel parco troverete aree di archeologia etrusca, aree naturalistiche e ambientali, aree di archeologia industriale, borghi e castelli.
Dettagli su: Parco delle Colline Metallifere Grossetane
Circa 7000 ettari di territorio protetto con 2 riserve naturali statali e testimonianze medievali. Splendidi sentieri da percorrere a piedi, cavallo, bicicletta si aprono nella natura incontaminata. Per dettagli: Parco Naturale di Montioni.
Il borgo medievale di Montemassi (distante 33 km da Massa Marittima) è raffigurato nel celeberrimo affresco di Simone Martini, conservato nel Palazzo Comunale di Siena.
Situato sulle colline di Boccheggiano il parco artistico ospita su un'area di circa 2 ettari una collezione di sculture dell'artista bavarese Paul Fuchs. Le grandi sculture inserite con grande armonia nella natura hanno la particolarità di emettere suoni in base all'azione del vento. Per le visite tel. 0566 998221
A Montieri, accanto alla chiesa di San Giacomo Apostolo, si trova la cella in cui venne murato il Beato Giacomo (Giacomo Papocchi) detto il murato, unico santo ad aver vissuto in Maremma per la sua intersa esistenza. Nacque nel 1213 a Montieri e morì sempre a Montieri il 28 dicembre del 1289. Fino all'età di 30 anni lavorò nelle miniere d'argento. Accusato del furto di argento dalla zecca del paese, venne condannato all'amputazione della mano destra e del piede sinistro. Chiese di essere richiuso nella cella adiacente la chiesa di San Giacomo, visse un'esistenza di penitenza da murato vivo (da qui il soprannome "il murato") raggiungendo livelli di altissimo misticismo e morì veneratissimo dal suo popolo.
Il popolo di Montieri amò da sempre Giacomo, sembra infatti che il furto d'argento fosse in realtà un gesto di protesta nei confronti di Siena che con la miniera sfruttava il lavoro e le vite dei minatori locali. Gesto di protesta che Giacomo pagò a caro prezzo. I suoi concittadini tuttavia non lo dimenticarono mai, nacque un vero culto che rimase inalterato attraverso i secoli e nel 1798, Papa Pio IV, riconobbe il culto del Beato Giacomo Papocchi che venne iscritto nel catalogo dei santi della Chiesa. Il suo corpo si trova all'interno di un'urna nella chiesa di Montieri.
Il borgo medievale di Roccastrada con il suo suggestivo cassero posizionato sulla cima di una roccia vulcanica.
Le antiche fonderie e ferriere di Valpiana, attive dal 1337 al 1885 ed oggi importante sito di archeologia industriale e siderurgica.
Tatti: piccolissimo borgo medievale arroccato intorno al suo castello.